mercoledì 25 giugno 2014

Driven By Performance

Salve a tutti,
Vi è mai capitato di trovarvi a pochi giorni dalla consegna di un lavoro importante, con i livelli di caffeina nel sangue quasi da ricovero ed ore e ore di lavoro sulle spalle, senza una pausa da giorni? Bene, così mi trovo io, come è usuale dire in mezzo alla "M". Devo consegnare la tesi di laurea entro il 10 luglio ed il tema da me scelto non è così semplice e per una serie di fortunati e sfortunati eventi mi sono ridotto veramente all'ultimo. Ho deciso così di aprire questo blog, per facilitare la raccolta delle informazioni necessarie e, cosa ancora più importante, per condividere i risultati della tesi con chiunque fosse interessato. Ma ora giungiamo al dunque. Di cosa tratta la tesi?

Qualche tempo fa ho letto un articolo che trattava della rinascita di MV Agusta, che nell'ultimo anno è arrivata a spedire ben 8.000 moto se la memoria non m'inganna, tornando ad avere un ruolo di rilievo, in termini sia economici che ingegneristici nell'industria motociclistica italiana. Affascinato da questo "company turnaround", come lo chiamiamo noi del settore, sono andato direttamente a Varese per vedere di persona la bellezza di questo gioiellino tutto italiano. Prima però vagando tra i diversi database di bilanci, mi sono accorto che i profitti delle aziende del settore sono collassati notevolmente dal 2009 al 2012, soprattutto per le case giapponesi. Ora, analizzando da un punto di vista economico la questione saltano all'occhio due cause principali:
1.) la diminuzione delle vendite
2.) la riduzione delle economie di scala
La diminuzione delle vendite ha contribuito alla riduzione del fatturato lordo, che in alcuni casi è stato anche accompagnato da una diminuzione dei prezzi, e la riduzione delle economie di scala, che ha portato ad un aumento dei costi dei materiali, rosicchiando fino all'osso i margini di profitto sul singolo pezzo. E così mi sono chiesto, come rispondere in modo efficiente al fine di raggiungere un vantaggio competitivo sostenibile nel medio-lungo termine?.
Mentre riflettevo su quest argomento, sono andato a Varese e vi assicuro, andateci, andateci, andateci, è uno spettacolo vedere la cura, l'eccellenza e la precisione con la quale vengono realizzate le moto MV, che pur mantenendo un indole corsaiola, sono meravigliose. 

Proprio guardando quelle canne d'organo dell F4, mi è venuta l'idea. La qualità ingegneristica, il design, le performance che le case italiane sono in grado di portare sul mercato rimangono prime al mondo, e come tali dovrebbero pensare a come poter "controllare" i fattori che ne determinano la beltà, la purezza e la validità tecnica, e non soltanto all'espansione in nuovi mercati, o alla riduzione dei costi.  Dunque, al fine di sostenere un vantaggio competitivo che non si eroda nel breve tempo, è necessario agire sul valore consegnato al singolo cliente, al fine di solidificare le basi per una strategia "Multi-national", focalizzata sulla qualità del prodotto in se, e sulla cultura dell'azienda per se. 

Come spesso mi è capitato in questi giorni, il commento opportuno ora sarebbe " sisi va be bello, ma quando s'arriva ar dunque?" 

Guardando all'ecosistema del settore, salta all'occhio che questi è tangente ad altri due segmenti complementari, le riparazioni e la produzione di parti e accessori. In questo, caso, un po' per deviazione motociclistica, un po' perchè da qualche parte bisognava pur partire, ho scelto di studiare le parti e accessori, definiti in ambito economico come complementari.

I prodotti complementari sono quei prodotti che esistono in funzione di un industria principe, e vengono utilizzati necessariamente per soddisfare il bisogno principale.

Rapportato all'indagine in questione i prodotti complementari sono sia i ricambi, sia le cosiddette parti speciali. In questo caso, ai fini della costruzione del vantaggio competitivo, le parti speciali sono di maggiore rilievo per un controllo adeguato del valore del prodotto, perchè permettono un incremento immediato del valore dello stesso e dell'esperienza del cliente. 

I ricambi, tuttavia, non sono da sottovalutare, ma mi aspetto che questo rientrino più sotto una forma di "Efficienza operativa" che si può diventare un vantaggio competitivo, ma di rado resiste nel medio-termine, proprio perchè è frutto di un miglioramento di processo, più che di prodotto. 

Caspita mi sono allungato e non poco, comunque, procederò alla valutazione della mia ipotesi secondo quattro macro aree :


  1. Spiegazione teorica dell'ecosistema dell'industria del motociclo, definizione del ruolo dei prodotti complementari e introduzione al "Better-off" test e dei suoi driver decisionali.
  2. definizione dell'industria principe e complementare, raccolta di dati rilevanti di qualità secondaria, e studio dei macro trend di produzione, marginalità, importazione ed esportazione
  3. raccolta dati primari sulle abitudini del motociclista (Clicca qui)
  4. Applicazione del Better-Off test e valutazione dei risultati
  5. Il caso Ducati Performance ( a proposito, se ci fosse qualcuno, in grado di darmi una spiegazione preliminare di cos'è successo al reparto, prima di contattarli direttamente, mi fareste un meraviglioso favore, potete scrivermi un tweet @Simone_totaro #helptesi)

Domani comincerò la stesura del punto 1, avendo già raccolto i dati necessari per la valutazione nel punto 2, aspetto con ansia e timore il vostro supporto.



Grazie di cuore